Perchè lo smart working è un’occasione di solidarietà

Con l’inizio dell’emergenza sanitaria, ormai un anno fa lo smart working ha trovato piena ed immediata  applicazione salvaguardando la produttività di interi settori e l’utilizzo del lavoro agile con l’attuale normativa, come indicato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, si protrarrà fino alla fine di marzo.

Lavorare da casa ha rappresentato per molti lavoratori una preziosa opportunità per sperimentare un nuovo stile di vita e una nuova normalità non priva di ostacoli.

 Lavoratori, candidati e aziende che in passato non avevano investito in cultura digitale attraverso piani di formazione mirata come quella fornita da aziende attente all’innovazione come Risorse.it, hanno affrontato a fatica l’emergenza:  il facile accesso agli strumenti tecnologici e una solida cultura digitale si sono rivelati determinanti per contenere i danni economici prodotti dall’emergenza sanitaria. 

Preziose iniziative di solidarietà digitale in questi mesi hanno supportato lavoratori, cittadini e piccole imprese. 

Numerose aziende, associazioni e start up  hanno scelto di aderire all’iniziativa  promossa dal Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, supportata dall’Agenzia per l’Italia Digitale, fornendo a titolo gratuito sul Il sito Solidarietà digitale servizi di formazione e informazione, comunicazione e intrattenimento. 

 Il sito Solidarietà digitale è diventato un vero e proprio contenitore di interessanti servizi digitali e soluzioni innovative per contrastare i danni della pandemia sul tessuto sociale ed economico del nostro Paese.

L’obiettivo dei servizi raccolti sul sito Solidarietà digitale è quello di migliorare la vita di tutti coloro che hanno affrontato la nuova normalità cambiando radicalmente la propria routine e le proprie abitudini.

I servizi proposti consentono di:

  • facilitare lo smart working attraverso connettività rapida e gratuita l’impiego di piattaforme avanzate gratuite;
  • accedere all’informazione leggendo riviste, libri e giornali direttamente su smartphone o tablet;
  • accedere alla formazione, scolastica e non, attraverso piattaforme di e-learning. 

L’iniziativa di solidarietà digitale promossa dal Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione ha offerto soluzioni innovative anche a favore delle imprese: 

sulla piattaforma Vicini e Connessi sono presenti infatti oltre cento servizi messi a disposizione di piccoli imprenditori e commercianti a titolo gratuito.

 I titolari di negozi di prossimità e imprese locali possono ricevere consulenza informatica, promuovere la propria attività vendendo beni o servizi attraverso i canali digitali, e gestire le consegne a domicilio.

 Nell’era dello smart working però la solidarietà non è soltanto digitale e le iniziative benefiche a sostegno del lavoro agile e della didattica a distanza si sono susseguite in tutto il Paese. 

Una fra tutte è il  “Progetto Reboot – Come un vecchio PC può rendersi ancora utile per essere donato” che ha visto coinvolti  i giovani del Rotaract Club Perugia Trasimeno e l’associazione di studenti di Giurisprudenza Elsa Perugia.

  L’iniziativa è nata con l’obiettivo di recuperare e rigenerare dispositivi e pc da destinare a lavoratori e studenti bisognosi per colmare  quel divario digitale che la pandemia ha reso evidente.

 Come spiega Rossella Piccirilli, Governatore del Distretto Rotary che raggruppa Abruzzo, Marche, Umbria e Molise: “ Il progetto nasce da uno stretto aggancio con l’attualità e con le mutate condizioni di vita, di studio e di lavoro. La distanza sociale imposta dalla pandemia deve per forza di cose essere compensata, seppur parzialmente, dall’uso della tecnologie e della rete, che permette a ragazzi e adulti la continuità nelle attività quotidiane, didattiche, relazionali o lavorative”.

La campagna Reboot con la partecipazione solidale di privati e aziende ha rigenerato in pochi mesi ben 180 pc e permesso ad altrettante famiglie la prosecuzione delle attività scolastiche e lavorative.