Prestiti e agevolazioni per le fasce protette e più deboli

Le persone che si trovano in fasce protette, ovvero coloro che hanno una qualche forma di disabilità o di invalidità, oppure che sono senza lavoro, sono spesso anche le più deboli della società. A volte emarginati e lasciati da parte, queste persone trovano, nella vita di tutti i giorni, delle difficoltà maggiori rispetto a quelle che può incontrare qualunque altra persona. Per cercare di facilitare la loro vita, la legge prevede delle agevolazioni appositamente ideate, ad esempio sul mercato del lavoro, che hanno come obiettivo quello di non far pesare tale invalidità o disabilità.

Quando si parla di prestiti, in maniera particolare di prestiti dipendenti, non ci devono essere differenze tra chi appartiene ad una fascia protetta e chi, invece, non vi appartiene. Tutti devono avere esattamente le stesse opportunità di accesso al credito e, effettivamente, tutti le hanno, proprio in virtù delle agevolazioni nel trovare un lavoro di cui abbiamo parlato prima.

Una particolare agevolazione che può essere ricevuta dalle fasce protette e più deboli può riguardare, in talune condizioni, il tasso di interesse che viene applicato al finanziamento in sé. Spesso, infatti, si possono richiedere prestiti a condizioni particolarmente agevolate per famiglie senza lavoro, per ragazze madri, per i più giovani che non hanno un’occupazione, per le nuove aziende, ecc. Tra le varie iniziative in tal senso abbiamo visto in passato i finanziamenti a tassi agevolati per l’housing sociale e dei mutui per un totale di 2 miliardi di euro per le fasce deboli (come precari o giovani coppie). Si parla spesso anche di Microcredito, ovvero uno strumento che consente a chi si trova in una situazione di emarginazione di avere accesso al credito.